Maglia calcio catania 2019 2020

Implementando queste strategie, il Piacenza Calcio può costruire una presenza significativa su YouTube ed espandere il suo pubblico locale e oltre. Da segnalare anche l’esordio di Marco Etcheverry, soprannominato el Diablo, il miglior calciatore boliviano degli anni novanta, che si fece espellere dopo tre minuti dal suo ingresso in campo (era subentrato al 34º minuto della ripresa a Ramallo) per un calcio a Lothar Matthäus. Senza paragonare i livelli dei due calciatori, ovviamente, ma sempre per portare degli esempi che possano aiutarvi a dare un contesto a questo discorso: Haaland quest’anno gira a 20,4 tocchi ogni 90′, con una conclusione a rete ogni 5 tocchi. Nel 1996 gran parte degli incontri disputati fu valida per le qualificazioni al mondiale di Francia 1998, primo torneo eliminatorio a girone unico e primo a svolgersi in due anni (1996 e 1997) anziché solo in quello antecedente al mondiale. Nella quarantesima edizione Coppa America, caratterizzata da numerose rinunce, la Bolivia fu sorteggiata nel girone con Uruguay, Honduras e Costa Rica. Il 4 luglio 1989 debuttò in Coppa America, venendo sconfitta per 3-0 dall’Uruguay; il girone, che comprendeva 5 squadre, era completato da Argentina, Cile ed Ecuador. Il cammino della Bolivia proseguì con altre tre vittorie contro Uruguay, Ecuador e Venezuela (7-0, miglior vittoria della storia per i boliviani); nonostante le sconfitte per 6-0 in trasferta e 1-2 in casa patite rispettivamente contro Brasile e Uruguay, la nazionale riuscì a qualificarsi al mondiale del 1994, grazie al secondo posto nel proprio girone alle spalle del Brasile.

La nazionale boliviana integrò il gruppo B, formato da Brasile, Colombia, Ecuador e Uruguay: al debutto, la Bolivia pareggiò per 1-1 con l’Uruguay. Per tutto il 1998 la selezione boliviana rimase inattiva; riprese a giocare il 24 gennaio 1999 con un’amichevole contro gli Stati Uniti. Allora – riprese Barbetti, quasi continuando un discorso incominciato. Dal febbraio al luglio 2011 la Bolivia prese parte ad alcune amichevoli, senza ottenere alcuna vittoria. Il 25 luglio 1993 sconfisse il Brasile per 2-0 a La Paz: si trattò della prima sconfitta della selezione verdeoro nelle qualificazioni mondiali. Le eliminatorie del mondiale di Germania 2006 iniziarono nell’autunno del 2003. Dopo tre incontri preparatori (contro Messico, Portogallo e Panama) la Verde, diretta dall’ex CT del Cile Nelson Acosta, esordì nelle qualificazioni con quattro sconfitte nelle prime cinque partite, di cui due pesanti contro Uruguay e Argentina. Le qualificazioni al mondiale di Germania 2006 proseguirono con un trend negativo: delle successive 11 partite la Bolivia non ne vinse che 2, contro Venezuela e Perù, terminando il girone eliminatorio sudamericano all’ultimo posto. Con tre vittorie in altrettante partite nella prima fase (contro Perù, Uruguay e Venezuela) la Bolivia si qualificò ai quarti come prima del girone, imbattuta e senza aver subìto reti.

Il torneo di qualificazione al campionato del mondo 1994 vide per la prima volta la Bolivia qualificata al mondiale tramite i gironi preliminari: nel 1930 e nel 1950, infatti, la Verde non aveva partecipato ai turni eliminatori, accedendo direttamente alla fase finale. L’obiettivo principale del nuovo CT, l’ex nazionale Carlos Aragonés, era ben figurare nelle eliminatorie del campionato del mondo 2002, che si sarebbero svolte nell’arco di venti mesi, tra il 2000 e il 2001. I boliviani inanellarono tre partite senza vittorie (sconfitte esterne contro Argentina e Uruguay e pari in casa contro la Colombia) prima di recarsi in casa del Giappone per disputare la Coppa Kirin del 2000 contro la nazionale di casa e la Slovacchia. La goleada contro Haiti del marzo 2000 non fu che un fuoco di paglia: gli andini segnarono infatti soltanto 4 gol nelle successive 13 partite. A peggiorare il quadro arrivò anche il settimo posto nel girone sudamericano di qualificazione a Corea del Sud-Giappone 2002, malgrado una vittoria di prestigio, ottenuta il 7 novembre 2001 a La Paz contro i futuri campioni del mondo del Brasile (3-1) sotto la guida di un nuovo CT, l’ex portiere della nazionale Carlos Trucco. Nell’ottobre 2007 iniziarono le qualificazioni al campionato del mondo 2010. Gli andini non raccolsero che un pari in 5 partite, subendo 4 sconfitte.

Nel biennio 1980-1981 la Bolivia giocò numerose partite amichevoli, tra cui due con la Finlandia e altrettante con la Cecoslovacchia; nel 1981 prese parte alle qualificazioni al campionato del mondo 1982, esordendo il 15 febbraio con una vittoria sul Venezuela. Il 13 febbraio 2012, maglia natale napoli Mario Marino si dimette dall’incarico di direttore generale. Nel 1985, in vista delle qualificazioni al mondiale di Messico 1986, la Bolivia giocò sette amichevoli, cinque delle quali nel mese di febbraio. Antonio López Habas, nuovo tecnico della nazionale, operò un limitato rinnovamento della rosa, mantenendo di fatto le basi della formazione che aveva partecipato al mondiale e alla Coppa America precedente. Pur disponendo di pochi incontri per preparare la squadra alla Coppa America 2007, Sánchez ottenne comunque buoni risultati, vincendo in amichevole contro il Sudafrica e pareggiando contro Irlanda e Paraguay. Durante la competizione la Bolivia pareggiò per 0-0 con il Paraguay e perse 2-0 con la Colombia, chiudendo al secondo posto su 3 squadre (riuscì a ottenere un miglior piazzamento rispetto al Paraguay grazie alla miglior differenza reti, -2 contro -3).

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